Dopo aver discusso e organizzato con il nostro comitato scientifico il seminario previsto a maggio 2020, posticipato all’anno successivo, ci siamo trovati ancora nella condizione di rinviare la nostra tradizionale attività primaverile, nella speranza di poterla condurre in presenza nel prossimo settembre (2021) come sempre nella straordinaria cornice dell’Abbazia di Praglia.
Non che tutto possa ritornare come “prima” ne siamo consapevoli: la pandemia ha segnato e segnerà a lungo la nostra storia collettiva e individuale.
Proprio per riflettere sul tema della fragilità (individuale e collettiva) che proprio la pandemia ci ha costretto ad affrontare, abbiamo organizzato un incontro online, dedicato ai “Paesaggi fragili”. Il seminario è stato pensato in occasione dell’uscita di due volumi dedicati al tema del paesaggio ferito dal terremoto in Centro Italia del 2017 e delle strategie di rinascita con particolare attenzione per le “aree interne”. L’incontro, previsto nel pomeriggio 14 maggio 2021, è organizzato in sinergia con l’ordine degli architetti e dei paesaggisti della provincia di Padova, ed affronterà il nodo problematico della fragilità degli ambienti naturali, artificiali, della natura, dell’architettura e degli esseri umani che la concepiscono; l’evento avrà carattere di tavola rotonda, coordinata da Gianmario Guidarelli e Elena Svalduz.
Il seminario di settembre, invece avrà come tema “Il paesaggio in Europa nel segno di Benedetto. A venti anni dalla Convenzione Europea del Paesaggio” e sarà curato da Alessandra Pattanaro e Bernard Sawicki osb. Sarà l’occasione per riflettere sui temi affrontati fino ad oggi nei seminari di Praglia, riesaminando teoricamente il senso del rapporto dell’uomo (e del monaco) con il territorio. Cercheremo insomma di rispondere a queste domande: il paesaggio monastico esiste? I valori che ispirano la Regola si riflettono nello stile di inserimento delle costruzioni benedettine nell’ambiente? E, in questo caso, si può parlare di contributo del monachesimo all’identità europea?
Gianmario Guidarelli, Elena Svalduz
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