Se la fede, la calma d’uno sguardo
come
un nimbo, se spazi di serene
ore domando, mentre qui m’attardo
sul
crinale che i passi miei sostiene,

se deprecando vado le
catene
e il sortilegio annoso e il filtro e il dardo
onde per
entro le piú occulte vene
in opposti tormenti agghiaccio et
ardo,

i vostri intimi fuochi e l’acque folli
di fervori e
di geli avviso, o colli
in sí gran parte specchi a me
conformi.

Ah, domata qual voi l’agra natura,
pari alla
vostra il ciel mi dia ventura
e in armonie pur io possa compormi.

(Andrea Zanzotto, Notificazione di presenza sui Colli Euganei)