In occasione della presentazione del libro di Antoni Vives i Tomàs, Restituire la città alla citta. La sfida dell’urbanizzazione nel XXI secolo, Padova University Press 2018 (collana: Armonie composte. Quaderni di Praglia),
il 5 luglio 2018 alle ore 17,30 presso la sala Livio Paladin di Palazzo Moroni a Padova, discuteremo ancora di “Armonie composte”, qui potete trovare la locandina.
L’Autore
Antoni Vives i Tomàs, scrittore, politico, consulente senior della London School of Economics, CEO della City Transformation Agency, già segretario del gabinetto del governo di Catalogna e fondatore l’Istituto di Architettura Avanzata della Catalogna. Dal 2011 al 2015 è stato vicesindaco di Barcellona. Sotto la sua guida la capitale catalana ha ricevuto numerosi riconoscimenti come il Global Smart City. Nel suo ultimo libro: Smart City Barcelona, The Catalan Quest to Improve Future Urban Living (Sussex Academic, 2017) racconta le trasformazioni delle città, senza mai dimenticare il suo impegno politico e l’attenzione per i temi sociali ed economici che guidano anche la sua attività di consulenza a livello internazionale in ambito sia pubblico che privato.
Il Libro
Il volume presenta la rielaborazione dell’intervento di Antoni Vives i Tomàs al confronto pubblico che ha concluso il seminario tenutosi nel maggio 2017 nell’ambito del progetto: «Armonie Composte. Seminari intorno al Paesaggio Monastico» nato dalla convenzione stipulata nel 2015 tra l’Università degli studi di Padova e l’Abbazia di Praglia e coordinato da Elena Svalduz e Gianmario Guidarelli.
Il seminario, intitolato: «Monastero e territorio: periferie dello spirito e dello spazio» e curato da Benedetta Castiglioni e Stefano Zaggia, ha permesso di mettere a confronto i principi che animano il monastero inteso “come periferia” e “nella periferia” con il concetto stesso di periferia com’è inteso nell’attuale dibattito nelle scienze della città, del territorio e del paesaggio. Il contributo pubblicato si inserisce in particolare nell’ambito del convegno conclusivo, dal titolo “Paesaggi di periferia: la costruzione di nuove comunità”.
“Solo da una contemplazione sincera, fatta con mentalità aperta, cosciente e responsabile, è possibile restituire un senso all’ecosistema urbano, sentito come uno strumento per la crescita umana”.
Attraverso il richiamo alla polis e alla struttura dei monasteri costituiti secondo la regola benedettina, il testo di Antoni Vives ricorda la necessità che tutte le realtà urbane siano progettate e gestite per il benessere profondo dei loro abitanti. Intendere la città come luogo di comunità è la via per uscire dalla crisi dello spazio urbanizzato, grazie anche allo sviluppo di tutte le potenzialità offerte dalla rivoluzione digitale.
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